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Titolo: Fondazione e Terra
Titolo originale: Foundation and Earth (1986)
Autore: Isaac Asimov
Serie: Fondazione (di scrittura 5/7 - cronologico 7/7)
Traduttore: Piero Anselmi
Editore: Mondadori (collana Oscar bestsellers)
Prima Edizione: 1995
Scheda IBS
Trama:
Le vicende narrate iniziano nel preciso istante in cui termina il precedente romanzo L'orlo della Fondazione, il piano Seldon è a circa metà strada, 498 anni sono infatti passati dalla sua nascita ma il consigliere della Fondazione su Terminus Golan Trevize ha imposto una nuova svolta al processo evolutivo dell'intera galassia. Chiamato a decidere da Gaia sul futuro dell'evoluzione umana grazie al suo particolare dono di poter prendere le giuste decisioni senza avere a disposizione dati sufficienti ha scelto Galaxia: un percorso evolutivo che porterà tutti gli esseri viventi e la materia inanimata della Via Lattea, comprese stelle, ammassi gassosi, pianeti e buchi neri ad essere uniti in un'unica collettività in perenne contatto telepatico.
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Seguito immediato del precedente capitolo (L'orlo della Fondazione). Inizia esattamente dove eravamo rimasti col precedente e la cosa può rendere la lettura poco fruibile per chi avesse la sventura di inziare con questo.
Nel corso della storia ci vengono ricordati i fatti precedenti, chi sono i protagonisti e cosa stanno cercando... ma ogni tre pagine ci viene anche ricordato cosa è Gaia, perché Bliss è Gaia, di quanto è brutto essere Gaia, di quanto sia più interessante essere individui invece che Gaia... dire "noia" forse non rende abbastanza l'idea.
Tra un dialogo pro/contro Gaia e l'altro visitiamo vari pianeti, ognuno residuo della colonizzazione umana, e scopriamo come la collaborazione tra Gaia e l'individualità degli altri personaggi funzioni.
Ma...altri due libri... non è che ne abbia poi così tanta voglia...SPOILER (clicca per visualizzare)ovviamente sono tutti, Gaia compresa, pilotati nelle loro avventure da una entità ancora più antica e potente, escamotage narrativo un po' telefonato e che ha permesso ad Asimov di collegare il ciclo della Fondazione a quello dei Robot (e a qualche altra produzione autonoma che comunque non fa male).
Finale, dopo tutto, poco soddisfacente, visto che tutta sta faccenda serve solo per permettere ai robot di serivre l'uomo non più come moltitudine ma come un solo organismo (per caso avete già letto delle peculiarità e benefici di gaia?) e quindi con più facilità e senza andare in tilt per colpa delle Tre Leggi.
Adesso che tutto si è concluso, dobbiamo però scoprire come hanno fatto i robot ad influnzare la nascita della Fondazione.... -
.Seguito immediato del precedente capitolo (L'orlo della Fondazione). Inizia esattamente dove eravamo rimasti col precedente e la cosa può rendere la lettura poco fruibile per chi avesse la sventura di inziare con questo.
Nel corso della storia ci vengono ricordati i fatti precedenti, chi sono i protagonisti e cosa stanno cercando... ma ogni tre pagine ci viene anche ricordato cosa è Gaia, perché Bliss è Gaia, di quanto è brutto essere Gaia, di quanto sia più interessante essere individui invece che Gaia... dire "noia" forse non rende abbastanza l'idea.
Tra un dialogo pro/contro Gaia e l'altro visitiamo vari pianeti, ognuno residuo della colonizzazione umana, e scopriamo come la collaborazione tra Gaia e l'individualità degli altri personaggi funzioni.
Sì, effettivamente è un po' prolisso e ripetitivo per chi ha letto quello prima e troppo enigmatico e poco chiaro per chi non l'ha letto. Io l'ho letto prendendolo in prestito da mio padre che, odiando la fantascienza, l'ha letto solo perché gliel'hanno regalato e, ovviamente, ha letto solo questo di tutto il ciclo. Non gli era dispiaciuto più di tanto, ma quando gli ho parlato della trama lo confondeva con Dune (che ha letto perché l'ho costretto io, dicendo che se aveva letto Asimov perché gliel'ha regalato sua nipote, poteva leggere Dune se glielo consigliavo caldamante io, da anni). Il che è tutto dire, visto che non c'entrano assolutamente nulla. Ho idea che i suoi pregiudizi sulla fantascienza fossero troppo forti... Ma di sicuro è difficile seguire una storia del genere senza conoscere tutto il resto.Ma...SPOILER (clicca per visualizzare)ovviamente sono tutti, Gaia compresa, pilotati nelle loro avventure da una entità ancora più antica e potente, escamotage narrativo un po' telefonato e che ha permesso ad Asimov di collegare il ciclo della Fondazione a quello dei Robot (e a qualche altra produzione autonoma che comunque non fa male).
Finale, dopo tutto, poco soddisfacente, visto che tutta sta faccenda serve solo per permettere ai robot di serivre l'uomo non più come moltitudine ma come un solo organismo (per caso avete già letto delle peculiarità e benefici di gaia?) e quindi con più facilità e senza andare in tilt per colpa delle Tre Leggi.
Adesso che tutto si è concluso, dobbiamo però scoprire come hanno fatto i robot ad influnzare la nascita della Fondazione...SPOILER (clicca per visualizzare)Mah, a me tutto sommato non è dispiaciuto più di tanto come finale. Ok, è forzatissimo e si vede benissimo che l'ha fatto per ricollegarsi ai robot. Ma a parte questo mi è piaciuto il fatto che ha dato un senso che si ricollegava a tutti i libri precedenti e incastrava tutto senza rovinare la storia costruita fino a lì. Ok, sa un po' di colpo di scena in crescendo (tipo Lost, che dovevano inventarsene sempre una più grossa man mano che si avanzava, fino ad arrivare a livelli ridicoli), però poteva fare peggio, almeno così ha senso.altri due libri... non è che ne abbia poi così tanta voglia...
Concordo, io mi sa che mollo. I due prequel, se mai li leggerò, sarà tra qualche anno.. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)Mah, a me tutto sommato non è dispiaciuto più di tanto come finale. Ok, è forzatissimo e si vede benissimo che l'ha fatto per ricollegarsi ai robot. Ma a parte questo mi è piaciuto il fatto che ha dato un senso che si ricollegava a tutti i libri precedenti e incastrava tutto senza rovinare la storia costruita fino a lì. Ok, sa un po' di colpo di scena in crescendo (tipo Lost, che dovevano inventarsene sempre una più grossa man mano che si avanzava, fino ad arrivare a livelli ridicoli), però poteva fare peggio, almeno così ha senso.
Da fan (magari non della Fondazione), la contiinuità è sicuramente un punto a favore.
Trovare il modo di collegare tra loro due saghe è sempre un bonus per l'appassionato... però...SPOILER (clicca per visualizzare)l'esempio di Lost è perfetto e dimostra pure che, come al solito, i nuovi creativi non hanno inventato nulla.
Ogni passaggio da pianeta a pianeta sapeva proprio di fine/inizio stagione delle serie attuali.
Si arriva ad un punto drammatico, per un verso o per l'altro, e nel salto successivo si deve fare o dare di più, cercando di incasinare ancora un po' di più le acque in modo da reggere le polemiche per il caos senza senso che viene generato.
... e a me Lost è piaciuto, nonostate tutto....
