Lascio che le cose mi portino altrove
- Group
- Amministratori
- Posts
- 21,962
- Status
|
|
Dal thermos per il caffè alla gomma da masticare, dal cerchietto per capelli allo smalto trasparente. Ma anche il trucco dell'evidenziatore, la bottiglietta d'acqua taroccata, il finto fazzoletto di carta. La maturità si avvicina e il panico da esame scatena la fantasia degli studenti. Premesso che il miglior sistema per passare le prove è studiare, su Internet, in questi giorni, si trovano guide completissime per copiare lo scibile umano.
Molti, su Skuola.net, consigliano di affidarsi alla tecnologia: se usate il cellulare - avvertono i ragazzi - togliete qualsiasi suoneria, infilate l'auricolare nella manica e tenetelo nella mano facendo finta di sorreggervi la testa con il gomito appoggiato sul banco. Altre dritte tecnologiche: con il bluetooth si possono inviare e ricevere messaggi senza spendere, e sugli ipod si possono salvare moltissime informazioni. Ma visto che prima dell'esame i telefonini vengono requisiti, qualcuno consiglia un trucco costoso, ma di sicuro successo. Occorrente: due cellulari di ultima generazione e due vocabolari identici. In uno dei due volumi l'alunno scava un buco in cui inserisce il telefonino. Così, quando riceverà con una e-mail il compito svolto, per sbirciare il display gli basterà fingere di guardare il vocabolario. L'altro dizionario - quello intatto - servirà nel caso in cui il prof di turno volesse ispezionarlo.
I trucchi, però, possono anche aggirare la tecnologia: durante le lunghe prove d'esame è spesso consentito portare cibi e bevande varie. Il thermos per il caffè è - secondo qualche studente - un metodo infallibile. Funziona così: il "secchione" della classe chiederà di bere un po' del vostro caffè. Il professore, gentilmente, gli porterà il vostro thermos. Ma nel tappo - a sua insaputa - avrete inserito il biglietto con le domande che vi servono. Quando vi ridaranno il vostro thermos, otterrete anche le risposte. Sistema della gomma da masticare, riservato a chi non è particolarmente debole di stomaco: scartate le chewingum - quelle lunghe e piatte - e scriveteci sopra ciò che volete. Durante il compito scartatele, leggete e mangiate (così da far sparire il corpo del reato). Altra versione: scrivere sulle cartine per le sigarette. Una volta letto quel che serve - assicurano i ragazzi - si possono con tutta tranquillità ingoiare (ma non ci prendiamo la responsabilità di questa affermazione).
Per occultare i bigliettini esistono centinaia di metodi, molti illustrati anche dal sito Scuolazoo: per le ragazze, dietro al cerchietto per i capelli o tra le pieghe di una gonna a soffietto. Per i ragazzi, nel cappello o attaccati ai calzini. Per leggere, basterà accavallare le gambe. Qualcuno consiglia di provare a nasconderli addirittura sotto le ascelle (nessun professore oserà curiosare da quelle parti). Se poi avete la complicità dei compagni di classe, basta scrivere direttamente sulle suole delle scarpe di chi vi siede davanti, o lasciare le vostre richieste nel cappuccio della sua felpa. Oppure, se indossa una camicia, occultare il foglio dietro al colletto.
Chi sente scorrere dentro di sé il fuoco della recitazione, potrà fingere di essere raffreddato e nascondere nel pacchetto (trasparente) dei fazzoletti il fatidico biglietto. Oppure potrà scrivere direttamente su un fazzolettino di carta. Simulando un insopportabile mal di pancia da esame, si potrà andare al bagno e leggere libri occultati dietro il water o nello sciacquone (ma prima - raccomandano gli studenti - il libro in questione va messo in una busta chiusa ermeticamente).
Le ragazze che invece amano il lavoro di cesello, possono scrivere formule e declinazioni sulle unghie. Occorrente: un pennarello a tratto molto fine e smalto trasparente per fissare l'inchiostro. La bottiglietta taroccata è un altro trucco per gli amanti della miniatura: il trucco sta nell'incollare il bigliettino incriminato intorno alla bottiglietta. Bigliettino che poi verrà coperto dalla vera etichetta, che era stata precedentemente staccata. Risultato: gli appunti si leggeranno perfettamente all'interno della bottiglia. Lo stesso foglietto può essere attaccato su un evidenziatore, ma va preventivamente colorato dello stesso colore del pennarello. Una volta incollato - stando attenti a evitare le bollicine d'aria - non si vedrà assolutamente nulla.
Per chi ha tempo, c'è anche il metodo del dizionario camuffato: si scrive al computer nello stesso carattere del dizionario, si ritagliano le singole righe e si incollano sopra a quelle del dizionario. Oppure si può semplicemente strappare la copertina del dizionario e metterla al posto di quella di una enciclopedia, utilissima sia per il tema che per la terza prova. Ma gli appunti si possono scrivere anche spudoratamente sul banco. Usando una matita sulla parte nera del tavolo, le vostre formule segrete si leggeranno solo controluce. Nessuno vi scoprirà, assicurano i ragazzi. Se poi vi dovessero "beccare", la voce degli studenti è una sola: negare sempre, fino alla morte.
(10 giugno 2009)
http://www.repubblica.it/2009/05/speciale/...cchi-esame.html
è vero che se ti porti gli appunti e poi non hai studiato non ci puoi far molto... io ho fotocopiato in carattere microscopico tutte le formule di matematica e incollate dietro la calcolatrice, nessuno si è mai accorto, ciononostante in tutti i compiti non ho preso più di 4, per due anni di seguito. all'esame ho copiato.... nel senso che mi sono girata, ho appoggiato il foglio sul banco della tizia che stava dietro di me e ho ricopiato numero per numero il suo compito, o non l'avrei passato. invece inglese avevo scritto alcune regole stronze all'interno dell'astuccio... fingevo di cercare la penna e copiavo. quando il prof controllava se c'erano bigliettini non faceva caso agli scarabocchi tattici all'interno dell'astuccio stesso  Altrimenti ho messo appunti sul risvolto dei pantaloni, scritti sulla caviglia e coperti da calzini, e la cosa migliore è stata scrivere TUTTE le declinazioni di latino sulla cattedra.... al primo anno ero al primo banco attaccata alla cattedra, e avevo scritto proprio lì tutte le regole, nessuno si accorgeva. altro metodo, mettersi dietro una ragazza con i capelli lunghi e attaccare un bigliettino sulla sua schiena, lei si scostava i capelli ai momenti tattici.... oppure scritto sullo schienale della sedia di quello davanti, che al momento opportuno nascondeva tutto con una giacca. altrimenti ora che ci penso, in classe mia le regole di matematica erano scritte anche sui bordi della lavagna! nessun prof si è accorto mai, per chi ci capiva qualcosa era una salvezza (per me manco quello) per un po' avevamo anche le cose scritte per terra. e sì, quella del dizionario l'ho usata anche io (scrivere al pc in caratteri microscopici, stampare su una delle pagine bianche del dizionario opportunamente strappata e poi incollarla *__* altrimenti c'erano i bigliettini con le regole nel dizionario di latino, e le pagine erano un po' coperte di adesivo così il prof nello sfogliarlo non apriva proprio quella. ebbene sì, il mio 85/100 me lo sono faticato non poco. |
|
.
