nucleare sì, nucleare no
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nucleare sì, nucleare no

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    La fissione no, ma la fusione credo che sia l'unica soluzione per il futuro. Quella o la decimazione della popolazione mondiale (o un ritorno al'età della pietra). Perché dire "consumiamo di meno" è fattibile solo se siamo di meno.
     
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  2. TheGrandWazoo
     
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    insonnia maledetta,
    ne approfitto per righe due:

    Anche io sono dell'opinione che siamo spreconi ed effettivamente si puo' risparmiare avendo accortezze rispetto il tema in questione.

    Ho in testa un sacco di idee per riciclare vari sprechi ma mi servono piu' scienziati,
    da solo e' impossibile allo stato attuale.

    Detto questo io la mia particina la faccio da sempre, non lo dico per vantarmi ma per testimoniare che e' questione di volonta',
    in pratica mi muovo 360 giorni su 365 l'anno in bici anche quando c'e' ghiaccio pioggia vento tempesta e -30 gradi,
    non ho mai avuto un mezzo a benzina a 4 ruote
    il libro "Dune" regalatomi dall'amico Marco mi ha moltiplicato la sensibilita' per la parsimonia dell'acqua
    riciclo vetro plastica carta e umido ogni giorno ( e grazie sono in trasferta e con i vuoti delle bottiglie a volte mi viene una spesa massiccia, in quanto ogni bottiglia mi viene rimborsata tra i 15 e i 25 centesimi )
    non compro vestiti da secoli ( se non si contano le calze ahime', essendo portatore malato della pericalvisiridespericoniferatelomerentropicembaltratrucolcelatius calzis cioe' aperiodicamente la materia di cui sono costituite le mie calze, si rarefa' fino a dissolversi per apparire in un grande grandissimo capannone industriale posto a debita distanza dimensionale dove tra anni 80 circa
    le ritrovero' tutte insieme non sapendo piu' che farmene non avendo piu' i piedi, le mani e i capelli che gia' si rarefanno anch'essi )

    per ora sto lavorando molto a minimizzare gli sprechi di alimenti perche' capita che
    qualcosa diventi brutto prima che io me ne accorca e quindi finisce nell'immondizia.
    Capiti certi meccanismi si provvedera',
    nel frattempo chi vivra', berra'.

    E' una aberrazione ? Chiedetelo alla birra
    lei lo sa'.
     
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    detto anche l'impanicato

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    Quoto Wazoo, ma lo stesso discorso è applicabile anche all'energia, dato che la maggior parte degli impianti (e le abitudini di consumo energetico) hanno preso vita in periodi in cui il costo dell'energia era nettamente inferiore e l'unico problema che attanagliava i produttori era riuscire a farci consumare e sprecare il più possibile.
    Ad oggi è lapalissiano dire che si può risparmiare energia, partendo da una modifica non troppo sostanziale delle abitudini (tenere le luci spente in stanze vuote o chiudere le porte in stanze condizionate non significa vivere come nell'età della pietra) arrivando sino a migliorie negli impianti anche non troppo sostanziali: a volte basterebbe una manutenzione costante per evitare sprechi, non c'è per forza bisogno di modifiche ultra costose come si vuol far credere (e lascio da parte la generazione distribuita perché è un discorso non affrontabile in italia in quanto il meccanismo messo in piedi è stato talmente ridicolo che parlarne anche pare ridicolo).

    In conclusione mi pare riduttivo dire che per consumare di meno si debba essere in meno, le possibilità di consumare di meno e anche meglio sono tantissime, non elimineranno mai la necessità di approvigionarsi di energia perché questa, per quanto diminuisca la domanda, sarà sempre necessaria, tuttavia la domanda di energia può diminuire in maniera più consistente di quanto si immagina.

    La questione reale è: a cosa serve spendere miliardi per la produzione del 30% del fabbisogno nazionale di energia con il nucleare quando si potrebbe spendere molto di meno per tagliare il 30% del fabbisogno nazionale di energia ammodernando il patrimonio edilizio / efficientando impianti (e tralascio di nuovo la generazione distribuita che ormai per qualche anno ce la siamo giocata) in maniera da dare lavoro a parecchie persone anche nel settore dell'edilizia che è in crisi nera...???
     
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    Da quel poco che so (ed è molto poco), anche togliendo gli sprechi per garantire una quantità sufficiente di energia per far vivere tutti in maniera decente le energie rinnovabili non sarebbero comunque una soluzione, di sicuro possono contribuire, ma non costituire l'unica fonte energetica. La migliore alternativa è l'energia nucleare che a parità di tutto è la meno invasiva (anche un aerogeneratore provoca inquinamento acustico, per dire). Io parlo comunque di fusione, che si spera sarà realizzabile in un prossimo futuro. Se si parla di fissione sono comunque molto scettico specie per la questione del materiale fissile difficilmente reperibile e comunque che si deve trasportare come qualcuno faceva notare (mentre per l'idrogeno basta l'elettrolisi dell'acqua che si può autoalimentare con l'energia prodotta con la fusione). Lo so che è una banalità dire che se fossimo di meno servirebbe meno energia, ma se la si guarda da un punto di vista meno superficiale è una banalità che molti sottovalutano. Come anche l'opzione di tornare all'era della pietra. Purtroppo per come siamo al momento servirebbe più tempo per rieducare sette miliardi di persone ad un uso assennato delle risorse attuali di quanto ne basterebbe per smantellare tutte le centrali attuali e ricostruirle per la fusione nucleare attendendo che la ricerca la renda disponibile e avanzerebbero anche decine di anni di utilizzo. Non dico che è l'unica opzione, ma di sicuro è quella a minor rischio di fallimento (leggasi non utopica).
     
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  5. TheGrandWazoo
     
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    a me rompono le scatole in maniera indegna (e mi indigno)
    tonnellate di scorie messe li' a riposare per millenni in tenute di piombo in fondo al mar.

    i vecchi pannelli solari una volta esauriti si potevano considerare inquinanti, ora
    ci sono tecnologie che ho visto dove sono ricavati in film flessibili che non ingombrano nulla e si possono riutilizzare per fare altre cose.

    C'e' un altro interessantissimo discorso che riguarda la Germania e che scrivero' a breve
    ora vado a fare il risotto
     
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    La fissione è quella che crea scorie radiattive da dover smaltire in gran quantità, la fusione comporta materiale radioattivo da dover smaltire ma è un discorso diverso. Senza considerare che dopo venti venticinque anni torna a livelli standard e solo una piccola parte deve essere mantenuta sotto controllo per tempi più lunghi. Inoltre c'è da considerare che un ospedale produce molte più scorie radioattive (nonché radiazioni nelle zone circostanti) di una centrale nucleare eppure sono tollerati perché necessari.

    I pannelli solari sono sicuramente un'ottima soluzione e vanno accostati alla produzione di energia attuale. Ma al momento sono poco convenienti, servirebbe più ricerca al fine di renderli più efficienti. Un mio professore diceva che in Italia potremmo tranquillamente provvedere al fabbisogno nazionale ricoprendo tutti i tetti degli edifici con pannelli solari, da un punto di vista teorico (inteso come energia totale ottenuta ma tralasciando il fatto che ci sarebbe bisogno di accumulatori perché l'energia si avrebbe solo di giorno mentre in realtà serve in maniera continuativa, senza considerare i momenti di cattivo tempo quando ci sono nuvole o intemperie o il fatto che in alcune zone c'è bisogno di una maggiore concentrazione di energia e dunque si avrebbe il problema non indifferente del trasporto di elettricità). Solo che questo comporterebbe un aumento del costo dell'energia di almeno dieci volte (e molto di più considerando le problematiche a cui accennavo). Stime sulla fusione non si possono fare non essendo ancora realizzabile a livello industriale, ma i presupposti sono molto vantaggiosi.

    Ripeto, io ne so molto poco, ma se ci si ferma alla questione "non voglio scorie" si sbaglia. Perché sono secoli che ci becchiamo monossido di carbonio tra carbone, petrolio e tutto e mai nessuno si è lamentato. Eppure per quanto più pericolosi i materiali radioattivi comporterebbero un volume molto minore e più facilmente gestibile al contrario di un inquinamento atmosferico che oramai ha effettivamente compromesso l'ecosistema mondiale.
     
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    detto anche l'impanicato

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    La questione è semplicissima (nella sua complessità): ciò che vale a livello teorico non ha alcun senso nel campo pratico.

    Prendendo delle formule ed applicandole alle varie tipologie di produzione di energia che siano tradizionali o alternative si ha una soluzione teorica di quale sia la modalità di produzione più conveniente. Ma dato che l'energia (a parte che in casi specifici, vedi alcune ricerche sul solare termodinamico) non può essere conservata, o comunque non in modi economici e che il trasporto dell'energia comporta costi importanti sia per quanto riguarda la manutenzione delle reti che per quanto riguarda le perdite di energia che per quanto riguarda la carenza di infrastrutture, fare un discorso puramente teorico su quale tipologia di produzione sia la più conveniente non ha alcun senso.

    Quello che andrebbe fatto nella pratica sarebbe lavorare stato per stato e più profondamente area per area o anche zona per zona e ancora più in profondità, esaminando quale sia la risorsa sfruttabile meglio nel territorio, rispetto anche ai fabbisogni delle varie tipologie di utenze presenti e del tipo di infrastrutture e formulare dei piani energetici già a livello nazionale fino ad andare sempre più nello specifico a piani per aree o zone, ecc.
    Le informazioni sono reperibili, la Terna ad esempio sa esattamente quali i fabbisogni energetici divisi per orari nelle diverse zone...

    A questo punto si analizza la domanda di energia zona per zona, le centrali già attive e le risorse sfruttabili sia dal punto di vista di materie prime sia di infrastrutture, e si pianifica con logica.

    Per fare un esempio è vero che il nucleare a conti fatti è più conveniente, ma è anche vero che non è che spegni una centrale nucleare come (per esempio) stacchi l'inverter di un impianto fotovoltaico o eolico, quindi nei momenti in cui la domanda diminuisce fisiologicamente (a livello nazionale) ti trovi produzione in esubero che devi riversare da qualche parte. Quindi paradossalmente una centrale nucleare attiva si integrerebbe bene con una produzione fotovoltaica, perché la domanda notturna si dimezzerebbe, quanto la produzione, è un esempio molto banalizzato... che poi è anche il motivo per cui di notte l'energia costa meno, è energia nucleare che la Francia riversa nelle nostre reti.
    Un altro esempio è che in una zona dove ci sono acciaierie o comunque stabilimenti manufatturieri ad alto consumo che lavorano su tre turni avere approvigionamento di energia nucleare o comunque a basso costo ha un senso, in una zona esclusivamente commerciale o residenziale probabilmente non c'è tutto questo bisogno, si potrebbero semplicemente integrare le fonti rinnovabili con altre programmabili (fossili).

    Per quanto riguarda la rieducazione della popolazione all'uso delle risorse attuali non c'è molto da fare: un po' la campagna ecologista, ma soprattutto il costo della bolletta hanno già fatto gran parte del lavoro. La mente è aperta per capire come sfruttare al meglio l'energia, il problema più grande in realtà è che i grossi produttori di energia che hanno investito e si aspettano un rientro (o se già stato si aspettano di continuare a fare un profitto), non hanno alcun interesse a permettere tanto agli stati quanto ai privati lo studio di piani di utilizzo logico dell'energia... E sono certo che sarebbe molto più semplice rieducare le persone ad utilizzare l'energia nella maniera giusta che convincere uno qualsiasi di questi (ad esempio quello partecipato dallo stato che ha mille denominazioni diverse e sta facendo una campagna pubblicitaria a tappeto da qualche mese) a smantellare le centrali a carbone. Che poi per come la vedo io anche una centrale a carbone potrebbe essere utile, dipende dalle risorse disponibili in zona, il tipo di utenze... insomma, vedi sopra.
    Insomma, non credo sia così semplice dire a questa gente di smantellare tutto in maniera da poter fare le centrali nucleari, che l'energia costa di meno...

    Sulle scorie non mi esprimo invece perché non ho idea di come si producono / conservano / smaltiscono...
     
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    Una centrale nucleare a fissione non si spegna facilmente, una a fusione (quando ce ne saranno) sì. Per questo ho fatto la premessa. Poi è ovvio che parlare per ipotesi (visto che non è roba che esiste al momento, la fusione attualmente non è realizzabile se non per pochi istanti e non è riproducibile a livello industriale) porta a poco, ma da quel poco che ho visto nel futuro l'energia nucleare sarà quasi necessaria. Salvo riduzione di consumo (e, secondo me, di popolazione mondiale o di livello tecnologico) le energie rinnovabili non credo che si possano definire alternative (ovvero non sono un'alternativa, ma un'integrazione). Poi va beh, ho seguito un corso con un professore fanatico del nucleare, ma a conti fatti a parte alcune considerazioni totalmente strampalate, nella sostanza mi ha convinto che oltre ai vaneggiamenti ci sono solide basi per difendere la fusione, mentre la fissione è, in effetti, evitabile. Anche perché si spera che la fusione sarà realizzabile prima di esaurire il petrolio.

    Sulla questione educazione purtroppo, specie in Italia, è al solito una questione spinosa, ad esempio il mio coinquilino è contrario a fare la raccolta differenziata perché si scoccia a fare lavoro in più che fa guadagnare altri senza averne alcun beneficio economico personale. La mentalità è questa...
    E il problema è che spesso gli enti addetti ci marciano sopra e danno anche ragione a chi la pensa così o quantomeno non smentiscono le loro proteste. Purtroppo non si campa di semplice senso civico. Possiamo anche voler lottare con i mulini a vento ma a me sembra ancora un'utopia.

    Detto questo di sicuro il discorso sull'organizzarsi zona per zona ha senso, ma anche quello si scontra con realtà di interessi e economici ma anche politici. Quindi stiamo discutendo sul nulla, non ci rimane che aspettare che finisca il petrolio. Secondo me a quel punto la soluzione sarà la fusione nucleare, se poi riusciremo ad andare avanti con le sole energie rinnovabili tanto meglio, ma ci credo molto poco.
     
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37 replies since 21/6/2010, 13:33   337 views
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