Posts written by absolute

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    Grazie.
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    Ok, anche se non penso di riuscire a partecipare, propongo come tema il tempo. Quindi sia viaggi nel tempo, nella fantascienza, ma anche la percezione del tempo, come ad esempio Ulisse di Joyce che si svolge in un giorno solo. Oppure un romanzo che si dipana su un orizzonte temporale molto ampio, tipo romanzi che affrontano l'intera vita di un personaggio dalla nascita alla morte. O altre vostre interpretazioni, basta che sia contemplato il fattore "tempo".

    Già che ci sono propongo Only Revolutions di Danielewski, che mi ha ispirato la tematica, che dalla quarta di copertina recita che la vicenda si svolge in un secolo esatto. Se non vi piace ritiro la proposta, era giusto una cosa che mi era venuta in mente ed Elianto ha insistito per darvi modo di sbloccare la situazione.
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    Boh, sarà questione di gusti, infatti ci sono rimasto male dopo tutte le recensioni entusiastiche lette.

    Intanto mi sa che metto di nuovo in pausa I Demoni, non so perché ma non sono ispirato per Dostoevskij questo periodo e non voglio rovinarmelo. Con l'imbeccata di Nori pensavo fosse la volta buona e invece nulla.
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    L'unica differenza è che la versione italiana non ha la copertina rigida.
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    Titolo: Only Revolutions
    Autore: Mark Z. Danielewski
    Anno: 2006 [2023 edizione italiana]
    Editore: 66thand22nd
    Pagine: 384
    Descrizione:
    CITAZIONE
    Hailey e Sam hanno sedici anni per sempre. Lei un giorno si innamora degli «occhi verdi screziati d’oro» di lui, che si innamora degli «occhi d’oro screziati di verde» di lei. Hailey e Sam sono con noi da sempre, ci avverte l’autore, «da prima di Romeo e Giulietta, o di Tristano e Isotta». Insieme, i due adolescenti partono per un viaggio che li porterà dagli Appalachi a New Orleans, poi lungo il Mississippi e nel cuore di terre desolate, allegoriche quanto geografiche, che richiamano alla memoria il Paradiso perduto di Milton. Il viaggio inizia il 22 novembre 1863, tre giorni dopo il discorso di Gettysburg di Lincoln, nel pieno della Guerra Civile americana, e si conclude esattamente un secolo dopo, nel giorno dell’assassinio di Kennedy, durante la stagione della Guerra Fredda. Hailey e Sam sono i protagonisti e le voci narranti di un palinsesto letterario ricco di allusioni, indizi, giochi di parole, codici da decrittare incastonati nelle pieghe delle storia, tra le righe del testo, che si può leggere in un verso oppure nell’altro, basta capovolgere il volume e ricominciare dall’ultima pagina. Anzi, il libro andrebbe letto otto pagine da una parte e poi otto dall’altra, per lasciarsi sprofondare in un universo ergodico allucinato e misterioso come quello di "Casa di foglie".



    Un mese fa per sfizio avevo comprato la versione americana, realizzando che fosse troppo complessa per la mia conoscenza dell'inglese. Pochi giorni dopo ho scoperto che finalmente 66thand22nd, che aveva già riportato sugli scaffali italiani Casa di Foglie, aveva in vista questa pubblicazione. È uscito martedì e ieri sono riuscito a comprarlo.
    Ho già letto commenti in rete di gente rimasta delusa, quindi non ho grandi aspettative. Però la struttura rimane molto curiosa, quindi intendo leggerlo. Sempre se vincerò mai il blocco del lettore (cartaceo). Intanto lo segnalo qui, magari qualcun altro è curioso e riesce a darmi feedback prima che lo legga io.
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    CITAZIONE (Libero. @ 30/1/2023, 15:07) 
    Come ti trovi con i tre corpi? A me è piaciuto parecchio

    Ci ho messo quattro mesi a finirlo, anche se in realtà l'avevo messo in pausa e l'ho ripreso a Pasqua. All'inizio era interessante, poi onestamente ho perso interesse, mi sa di già visto. Non mi sento così incuriosito da voler leggere i libri seguenti. Per come ne avevo sentito parlare mi ha un po' deluso, sarà che avevo aspettative alte.
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    Sanguina-ancora
    Titolo: Sanguina ancora. L'incredibile vita di Fëdor M. Dostojevskij
    Autore: Paolo Nori
    Anno: 2021
    Editore: Mondadori
    Pagine: 288
    Descrizione:

    CITAZIONE
    Finalista Premio Campiello 2021

    Tutto comincia con Delitto e castigo, un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un'avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo.

    «Come si suole dire, da Sanguina ancora emerge un ritratto inedito di Dostoevskij, solo che in questo caso è vero, e alcuni dettagli non possono non deliziare l’appassionato: su tutti un «cappello alla Zimmermann» che dalla realtà finisce in Delitto e castigo» - Vanni Santoni, la Lettura

    «In occasione dei 200 anni dalla nascita di Dostoevskij, Mondadori, per la firma di Paolo Nori, ne propone una biografia sotto forma di romanzo intitolato Sanguina ancora per precisare che quella dello scrittore russo è, in realtà, L'incredibile vita» - Panorama

    Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall'altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare. Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol', aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della "città più astratta e premeditata del globo terracqueo", giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo ("Abbiate dei figli! Non c'è al mondo felicità più grande", è lui che lo scrive), goffo, calvo, un po' gobbo, vecchio fin da quando è giovane, uomo malato, confuso, contraddittorio, disperato, ridicolo, così simile a noi. Quanto ci chiama, sembra chiedere Paolo Nori, quanto ci chiama a sentire la sua disarmante prossimità, il suo essere ferocemente solo, la sua smagliante unicità? Quanto ci chiama a riconoscere dove la sua ferita continua a sanguinare?

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    Complice la presenza su audible e l'aver sentito il nome qui sul forum (da Ln) e il titolo su un blog (consigliato da Leo Ortolani) mi sono casualmente imbattuto in questo saggio. Non sono un gran lettore di saggi e il titolo mi ispirava poco, ma devo dire di essermi ricreduto. Nonostante sia ancor più contrariato da saggi in cui l'autore divaga, spesso andando su esperienze personali, ho trovato questo libro molto interessante e avvincente. Aggiungo anche che non apprezzo molto la lettura di Paolo Nori stesso, avendolo ascoltato in formato audiolibro. Tuttavia con tutte queste controindicazioni, il libro è riuscito a conquistarmi ed appassionarmi. Non avevo aperto la scheda all'epoca, ma visto che ho appena iniziato l'ascolto di un secondo titolo di Nori (dedicato ad Anna Achmatova, di cui spero di ricordarmi di aprire la scheda quando lo avrò terminato), mi è sembrato opportuno citare almeno questo. Anche perché penso che leggerò anche altri titoli di questo autore.
    Leggevo spesso nelle recensioni a questo titolo "dopo aver letto questo libro ti viene voglia di studiare russo". E mi sembravano esagerazioni. Invece non va così lontano dalla realtà. Dei due (di cui il secondo solo all'inizio) saggi sulla letteratura russa che ho letto di Nori, di sicuro per gli appassionati di autori russi sarà un approfondimento graditissimo e per chi non ha ancora tale passione probabilmente sarà un'occasione per colmare tale lacuna. Perché per loro penso che la prima cosa a cui si troveranno a pensare sarà "ma cosa mi sto perdendo?".
    Davvero una lettura consigliata e ringrazio anche questo forum per aver contribuito a questa scoperta. Spero di trovare anche altre schede, di sicuro metto in lista I Russi Sono Matti.
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    1. Victor Hugo - L'Uomo che Ride (640 p)
    2. Wu Ming - 54 (673 p)
    3. Mark Z. Danielewski - Casa di Foglie (760 p)
    4. Bret Easton Ellis - Le Schegge (752 p)
    5. Paul Auster - 4 3 2 1 (960 p)

    5/5

    Edited by absolute - 7/4/2024, 19:35
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    Mi tenti, ma non ho molti mattoni in lista nel breve periodo. Ci penso.
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    Auguri.
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    Io l'ho ascoltato l'anno scorso per la prima volta. Fortunatamente ricordavo ben poco anche del film. Devo dire che mi ha stupito. Concordo col dire che è una gran scoperta e colpisce soprattutto per l'impatto pedagogico; spinge ad amare la fantasia e nel dettaglio quella in letteratura. Ovviamente l'ho subito regalato a mia nipote. Che però non ha letto (mannaggia alle nuove generazioni che stentano a prendere un libro in mano). Personalmente ho preferito la prima parte, mentre la seconda (tagliata nel primo film, ma non ricordo minimamente neanche il secondo) l'ho trovata un po' noiosa e prolissa, un susseguirsi di avventure quasi fini a sé stesse, connesse solo dalla storia di cornice introdotta dalla prima parte. Comunque concordo sul fatto che sia una lettura consigliatissima soprattutto in tenera età. E personalmente a me non piacciono i fantasy, quindi è tutto dire.
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    Buona Pasqua.
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    Ne ho già letti tre su quattro e il quarto non mi entusiasma, ma penso vincerà comunque. Quindi non voto.
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    Non sapevo esistesse un seguito. Fatemi sapere se vale la pena leggerlo. Anche se il primo non mi aveva entusiasmato,

    (Però cito ancora una sua frase qualche volta "Oggi è un giorno come tutti gli altri perché è diverso da tutti gli altri" o una cosa del genere)
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    Auguri.
2100 replies since 26/6/2005
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