Posts written by pv

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    Ad agosto ho recuperato un po': dopo il sarto, c'erano i due visir e Anis, poi lo schiavo d' amore Ghanem e re Omar e i due figli.
    Le storie sono un po' arzigogolate, ma il bello, anche qua e' l' ambiente: si trovano tutte le citta' e i paesi tristemente noti in questi anni per guerre ed attentati.
    Si spazia dall' Egitto alla Cina.
    Si convive tra tutte le religioni.
    Le donne sono sempre fonti di enormi guai.
    E si tracanna tanto di quel vino che manco gli alpini terrebbero botta.
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    Tu, mio
    Erri De Luca
    1998
    Feltrinelli
    Pagine: 114
    Descrizione:
    Prezzo: 23.000 Lire. Folle per una cosuzza del genere.
    Ho visto che i suoi scritti o sono brevi o sono racconti.
    Bene: ci fa risparmiare tempo e lui guadagna il triplo.
    Per contro io questa robetta l' ho pescata in una casetta dei libri: costo zero.
    E così vale il suo prezzo.

    Non e' male per alcuni versi: io ero al mare, il romanzo era ambientato in una vacanza ad Ischia, gruppi di ragazzotti e fanciulle… e gia' aver come protagonisti adolescenti non mi esalta…
    Di buono e' che mi ha fatto ricordare che in qualche estate marina selvaggia, se vai sempre scalzo dopo una settimana i palmi dei piedi diventano una suola di cuoio.

    Anche la storia, ambientata fine anni '50 non era male.
    Un po' di ricordi della guerra, una ragazza scampata ai lager e poi casca l' asino …
    I turisti tedeschi in vacanza:
    dopo la guerra i tedeschi hanno fatto un' opera di rimozione totale del passato nazista.
    Figurarsi se un branco di tedescotti in vacanza, pur se sbronzo, si metteva a cantare l' inno delle SS.
    'sta trovata, pur se funzionale al racconto non ha alcun senso.

    Apparte questo, che e' il fulcro del racconto, il resto non e' neppure male.
    Non e' che sia proprio invogliato a leggerne altri, pur se disponibili in biblioteca (la mia).
    Serie B, voto 6-

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    Speriamo sia meglio di "Tu, mio".
    C'ho pure questo ma quello precedente non mi invoglia a proseguire.
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    Quanto-basta-poster-772x1080


    Ok, se a me che fan cagare tutti i film itaglioni, dico che questo e' bellissimo, vuol dire che e' bellissimo.
    E' dal tempo delle Fate ignoranti che non c'era nulla di simile.
    Ok lo so che anche ad essere autistico sono pure dissociato, ma mi sono immedesimato in tutti e 5 i protagonisti del film:
    Il ragazzo Asperger
    Il tutor iracondo
    Il socio bastardo
    La ragazza colta, perbenino e progressista
    Il vecchio che finalmente fa quel cazzo che vuole: allevare i lombrichi.

    Dovete vederlo e commentarlo tutti.
  5. .
    978880470352HIG
    Titolo:Socrate
    Autore:Luciano De Crescenzo
    Anno:1999
    Editore:
    Pagine:
    Descrizione:
    Simpatico il De Crescenzo.
    Abbastanza colto, soprattutto in filosofia greca.
    Di cui ha scritto Storia della filosofia parte uno e parte due.
    E pure paraculo.
    Questo libro non e' altro che un ripostare quello che aveva scritto su Socrate nei suoi libri succitati, e in tre raccontini di O Dialogoi, che deve essere una cagata abissale e infatti fa parlare Socrate del traffico a Napoli, degli Ufo ecc..
    Se non si sono gia' letti i due libri e' pure carino.
    Naturalmente e' pieno di ripetizioni e il succo e' che Socrate era un rompicoglioni e che i greci si fottevano qualsiasi cosa fosse bella: omo, donna, fanciulli, girasoli, pecore…
    Notevole e' pure il fatto che nessuno di noi ha letto la Repubblica di Platone.
    E manco La citta' del sole di Campanella del 1600.
    Da cui si evince che la societa' ideale e' un comunismo anarchico in cui quasi tutto e' in comune, ma soprattutto le donne.
    Dato che e' un copia incolla il voto e' : senza voto.


    Piu' caruccio e' Così parlò Bellavista.

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    Viesegrad

    Il ponte sulla Drina - Ivo Andrić

    E' una serie di racconti.
    Si parte dalla data di costruzione del ponte nel 1500 e si arriva alla prima guerra mondiale.
    Ha vinto il Nobel nel '61 e tutto sommato il Nobel lo sanno dare.
    Questo libro vale il Nobel perché e' originale.
    Siamo a Viesegrad una volta confine tra l' occidente cristiano e l' impero ottomano.
    Poi punto di snodo tra cattolici , ortodossi, ebrei , mussulmani, serbi, croati, turchi, bosniaci, austrici, qualche italiano di passaggio, ungheresi, zingari ecc..
    Essicapiva che se si stava bene lo si stava tutti assieme e quando si stava male la colpa era essenzialmente della religione e del nazionalismo.
    Interesate e originale.
    Serie A voto 8.
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    CITAZIONE (K.E.R @ 24/7/2019, 19:49) 
    Nooooooo

    1989 è stato premiato come miglior attore al Seattle Film Festival per "La leggenda del Santo Bevitore" di Ermanno Olmi, film vincitore del Leone d'Oro 1988 a Venezia.
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    Morto Francesco Saverio Borrelli, fu a capo del pool Mani Pulite.
  9. .
    Il ponte sulla Drina - Ivo Andrić
    E' una serie di racconti.
    Si parte dalla data di costruzione del ponte nel 1500 e si arriva alla prima guerra mondiale.
    Ha vinto il Nobel nel '61 e tutto sommato il Nobel lo sanno dare.
    Questo libro vale il Nobel perché e' originale.
    Siamo a Viesegrad una volta confine tra l' occidente cristiano e l' impero ottomano.
    Poi punto di snodo tra cattolici , ortodossi, ebrei , mussulmani, serbi, croati, turchi, bosniaci, austrici, qualche italiano di passaggio, ungheresi, zingari ecc..
    Essicapiva che se si stava bene lo si stava tutti assieme e quando si stava male la colpa era essenzialmente della religione e del nazionalismo.
    Interesate e originale.
    Serie A voto 8.
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    CITAZIONE (pv @ 10/7/2019, 09:02) 
    La caduta di casa Usher: Edgar Allan Poe
    Ho aggiunto questo, perché e' semplicemente un racconto che avevo letto nel libro dei racconti:
    Solo che non ricordo nulla...
    Lo rileggero'.

    Ok fatto: la solita storia della sepolta ancora viva.
    Di rimarchevole sono i libri che i due protagonisti leggevano in attesa che la pseudo defunta si risvegliasse:
    Gresset: Vert-vert e La chartreuse
    Macchiavelli: Belfagor
    Swedenborg: Paradiso e inferno
    Holberg: Viaggio sotterraneo di Nicholas Klimm
    Robert Flud: Chiromanzia
    Tieck: Viaggio nella distanza azzurra e
    Campanella: La citta' del sole
    CITAZIONE
    "La Città del Sole" è uno dei massimi testi della letteratura utopistica di tutti i tempi, scritto da Tommaso Campanella nel carcere del Maschio Angioino in Napoli nel 1602 per rivendicare i veri contenuti della fallita rivolta antispagnola da lui guidata, a partire dall'abolizione della proprietà privata, fonte di ogni egoismo e a cui viene contrapposta la "spropriatezza", la comunanza dei beni e delle donne, come esigenza e mezzo per la eliminazione di ogni principio di disunione e di qualsiasi disuguaglianza. Lo Stato-comunità della Città del Sole si regge sull'adesione totale di ciascun individuo alle regole e ai costumi della collettività, è il vivere civile perfetto, è una società secondo ragione e, dunque, è anche la più confacente alla natura dell'uomo, è orizzonte di una dimensione politica e di una vita autenticamente umane.

    CITAZIONE
    Tommaso Campanella
    Nato nel 1568 a Stilo, in Calabria, entrò nell’Ordine dei Domenicani. Tra il 1592 e il 1597 fu sottoposto a quattro processi per eresia. Nell’estate del 1599 ordì una sedizione che avrebbe dovuto liberare la Calabria dal dominio spagnolo. Arrestato, torturato, si finse pazzo scampando così alla pena di morte. In carcere, a Napoli, scrisse gran parte delle sue opere. Liberato nel 1626 dagli spagnoli, fu fatto nuovamente imprigionare, per tre anni, dal Nunzio apostolico. Dal 1634 fino alla morte, avvenuta nel 1639, visse a Parigi, godendo i favori di Luigi XIII e di Richelieu.
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    Valentina Cortese
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    Anche da solo io vado avanti...
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    Ok finito il facchino: certo che i ginn hanno un bel ruolo.
    Mo' dove si procede?
    Io ho in succesione:
    il califfo e la donna trucidata
    Il sarto la moglie e il gobbo
    I due visir... che magari sono fratelli
    ecc....
  14. .
    s-l225
    Regalo causa doppione...


    C'ho pure questo ma su ebay lo vendono a 25 euri...
    s-l225
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    s-l300
    Gli scali del levante
    Amin Maalouf
    1996
    Bompiani
    Pagine:170
    Descrizione:

    CITAZIONE (pv @ 9/7/2017, 22:13) 
    Malika Mokeddem - Storia di sogni e di assassini

    Metto qua perche' quando la protagonista ha mollato l' Algeria e' andata a Monpellier- Francia.
    Buona parte della storia si svolge lì e lì passerò la mia prima tappa del Tour de France vacanziero ad agosto.

    s-l300
    Amin Maalouf - Gli scali del Levante
    Secondo voi questo pronipote di un sovrano ottomano destituito un parente ed esiliato a Beirut, per scappare
    dal padre rincoglionito benche' molto ricco dove e' andato a studiare medicina?
    Esatto !!
    A Montpellier !!
    Che peraltro e' una cittadina deliziosa...
    Che altro dire: qua si usa l' artificio di far raccontare la storia ad un altro mentre l' autore protagonista ascolta , legge o trascrive.
    Di singolare e' che per il terzo libro di fila, Damasco qua sopra, Una storia di amore e tenebra di Amos OZ dove nel 1948 i protagonisti erano a Gerusalemme, in questo libro i due protagonisti nello stesso anno erano tra Haifa e Beirut.
    Magari lo avessi prima avrebbe potuto interessarmi di piu' , dopo Damasco un po' meno.
    Un' ebrea e un mussulmano, tra Montpellier, Parigi e Lione fanno la resistenza , in Francia, contro i nazisti.
    Si innamorano e poi tornano nel vicino oriente, tra Haifa e Beirut appunto.
    Avrete capito che in mezzo ai casino di quegli anni non e' che tutto fosse semplice...
    Alla fin fine restano separati, un bel pezzo del libro ricorda Mario Tobino, ( si parla di manicomi) in questo caso per ricchi, e alla fine c'e' un finale parigino.

    Ripeto per la quinta volta: mi e' piaciuto di piu' Damasco
    Mi pare che l' autore sia un po' sopravvalutato.
    Pero' "Le crociate viste dagli arabi " ha un titolo molto intrigante...
    Serie B voto 5
298 replies since 18/8/2002
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