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Lascio che le cose mi portino altrove
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Titolo:La donna e la scimmia Autore:Peter Høeg Anno:1996
Editore:Mondadori Pagine: 238 www.lafeltrinelli.it/products/9788804449249.html Descrizione: Una storia d'amore tra una donna e una specie di scimmia ancora sconosciuta, un antropoide di straordinaria intelligenza simile all'uomo. La coppia fugge insieme e vive per qualche tempo una vita selvaggia e spregiudicata, sopra i tetti di Londra. Ma la scimmia tuttavia è arrivata in Inghilterra con una missione da compiere, e sarà proprio l'ultimo colpo di scena a rivelarci le origini e lo scopo della sua presenza tra gli uomini.
Avendo letto un altro romanzo di Hoeg (I quasi adatti) sono estremamente perplessa di fronte a questo testo, che se non fosse stato per il GdL di Libridine probabilmente non avrei mai letto... A partire dalla copertina estremamente anti-invitante. Sono rimasta spiazzata dalla piega che ha preso il libro dopo la seconda metà, quello che sembrava un testo strano ma interessante si è rivelato una sorta di romanzo fantasy-fantascientifico. L'idea di base secondo me non è del tutto malvagia, ma il modo in cui è sviluppata, storia d'amore in primis, mi ha davvero lasciato interdetta. Se lo stile narrativo è accattivante e scorrevole, la trama è davvero poco coinvolgente, e anche se ci sono delle riflessioni molto belle, se il personaggio di Madelene è proprio ben strutturato, il tutto mi è parso amalgamato in maniera decisamente disarmonica.... Senza contare, appunto, la piega che prende la storia e l'incapacità di creare la giusta atmosfera per permettere la sospensione d'incredulità e la giusta immersione nel testo. Boh....
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