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Titolo Guida galattica per gli autostoppisti
Autore Douglas Adams
Anno 1979
IBS
CITAZIONELa storia inizia quando il protagonista, Arthur Dent, scopre che alcune ruspe gialle (che ha appena notato nel suo giardino) stanno per demolirgli la casa (in cui si trova ancora) per fare spazio a una nuova superstrada.
Dopo pochi minuti gli abitanti della Terra scopriranno che il loro pianeta sta per avere lo stesso destino, ma a cura di una flotta di astronavi gialle che appaiono improvvisamente nel cielo.
Arthur viene salvato da un suo vecchio amico, Ford Prefect, che si rivela essere originario della stella Betelgeuse, e che lo trascina con sé chiedendo un passaggio ad una delle astronavi demolitrici.
Arthur scoprirà così un universo sconosciuto, nel senso letterale del termine, in cui la sua unica bussola sarà la Guida Galattica per gli Autostoppisti. Si tratta di un libro in forma di un piccolo computer (tipo un palmare/UMPC a comando vocale), un best-seller universale (Terra esclusa) che si vende benissimo per due ragioni:
costa poco,
ha stampato a grandi lettere amichevoli sulla copertina le parole "Non fatevi prendere dal panico".
Carino, a tratti divertente, a tratti surreale, a tratti noioso. Scorrevole e splendida l'edizione in carta ruvida. Perdibile, ma piacevole
~ Leggi la scheda approfondita
Edited by °Ln - 18/2/2013, 15:45
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Fa}.
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e` un libro favoloso! . -
§°Bedelia°§.
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Io sono una fan di Adams! E' talmente strampalato che lo adoro! . -
Dan#.
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Ho letto tutti e cinque i libri... però purtroppo devo dire che più andavo avanti più la storia mi annoiava. Ma sicuramente i primi due libri meritano tantissimo: da essi possono ricavarsi tantissimi concetti filosofici ed etici che non avrei mai immaginato di trovare.
Comunque credo che a chi piaccia il surreale e la filosofia, non può perdersi i primi due libri(anche se ce ne sono di migliori, questo è sicuro.). -
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Mmm... generalmente i libri i fantascienza di medio-alto livello sono tutti profondamente filosofici, qui sinceramente ci ho trovato solo qualche spunto ironico di critica politica, nessuna grande riflessione!
In ogni caso, discutevo con un mio amico dell' inglesità di questo autore... Dent è profondamente British, la sua relativa imperturbabilità è il vero punto forte della storia
In questo, Douglas può essere assolutamente paragonato a Gaiman.... non siete d'accordo?. -
zartak.
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Ho letto solo il primo della saga...Gli amanti della fantascienza classica non so se lo troverebbero di loro gradimento, è una lettura molto "disimpegnata" ( possiamo inquadrare questo romanzo nel genere fantascienza, nello stesso modo in cui reputiamo le "Cosmocomiche" come appartenenti a tale genere, appunto...Anche se il paragone è poco calzante).
A me, personalmente, è piaciuto. Inoltre lo consiglio, in quanto ormai Adams, nel web, è un vero e proprio fenomeno di culto..Basti pensare che frasi come "Addio e grazie per tutto il pesce", vengono utilizzate per sostituire la locuzione "fanculo e tanti salutii". Oppure altro esempio: per spiegare il significato di qualcosa che, oggettivamente, un significato proprio non ce l'ha, si usa dire che è la risposta alla vita, all'universo e tutto quanto ( altro titolo di un romanzo della saga di Adams)
Dai, secondo me merita attenzione!. -
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ahaha ma anche "quarantadue" 
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Sì, alcune trovate sono carine, ma personalmente non l'ho trovato eccezionale e non mi capacito del grande successo che ha avuto. Sono anche rimasto stupito e deluso quando ho scoperto che Adams collaborava abitualmente coi Monty Python (anche se in effetti un po' di nonsense ce l'hanno in comune).
Ho letto tutti i libri, ho trovato il quarto (mi pare) stranamente migliore di tutti gli altri, ricordo che lo lessi con gusto e non capisco come mai solo di quello ho un bel ricordo. L'aneddoto di lui che compra i biscotti alla stazione (non so se avete presente), è decisamente uno degli aneddoti più belli che abbia mai letto, io sono pigro se qualcuno riesce a trovarlo e lo posta sono sicuro che gente tipo Wazoo andrà in visibilio.
Detto questo, sì, una lettura a tratti gradevole a tratti noiosa, peccato che sia stato rovinato comunque dal film (perché è il classico caso di film che rovina il libro, anche se il libro non era questa gran cosa, perché ora tutti stravolgono le battute e la storia pensando di conoscere tutto per aver visto un'ora e mezza di film).. -
Zaphod Beeblebrox ^^".
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Credo sia intuibile che lo adoro (Douglas), è talmente surreale che mi sciolgo ogni volta che prendo in mano un suo libro. :-S Ho letto tutta la saga, più volte i primi libri, ed ho anche da parte la serie di Dirk Gently e il Salmone del dubbio (in inglese). Però non sono mai andato oltre la metà del secondo libro di Dirk Gently (nonostante lo abbia ricominciato più volte), probabilmente qualche forza superiore non vuole che lo finisca. u.u
Il film non è da avvicinare alla serie di libri, come la serie radiofonica. Sono tutte cose che Douglas ha sviluppato separatamente, spesso con notevoli differenze nella trama, anche se partendo dagli stessi episodi. E non è da buttare, perché da quel che so molte idee (spesso carine) le ha suggerite Douglas stesso, da quel che so.
Ah, Eoin Colfer (che ha accompagnato la mia infanzia *-*) ha scritto il "sesto libro della trilogia" della Guida Galattica, dopo aver ricevuto il permesso dalla vedova di Douglas. In Inghilterra credo sia uscito a fine 2009. Non so ancora chi che cosa come dove e perché è, però un'occhiata gliela voglio dare.. -
Elianto782.
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diciamo che non mi è piaciuto tanto Gradevole ma nulla di più...ne parlo qui, se adorate l'autore non cliccate
http://elianto782.wordpress.com/2010/06/23...manzi-di-massa/
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MagentaLips.
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Amando il British Humour ho amato anche questo libro, per quanto leggero, ma secondo me l'intera saga non merita. Mi sono fermata al quarto, dovrei ancora leggere La vita, l'universo e tutto quanto, ma non è che sia così impaziente, ecco, lo farò per amore di completezza. Mi sono divertita a ridere da sola sul treno scorrendo la sequela di personaggi bislacchi (porte comprese) partoriti dalla mente di Adams, però andando avanti ho trovato la storia sempre più forzata. È una cosa che ho riscontrato anche in alcuni romanzi di Pratchett, sebbene lui sia uno dei miei scrittori preferiti... il genere umoristico non è facile, rischi sempre di calcare troppo la mano. . -
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Il primo tra i 5 romanzi mi ha conquistata letteralmente, credo che lo rileggerò più e più volte... Il secondo già è un gradino sotto, nonostante alcune trovate geniali, ed il terzo ancora di più. Mi sto dilazionando un po' i romanzi ma credo che presto prenderò in mano anche il quarto, dato che è il più corto; alla fine si leggono bene perché di trovate strampalate ce ne sono e riescono a farti sorridere, ma effettivamente si sente l'appesantirsi della narrazione... . -
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La prima volta che lessi "La guida galattica" fu con una copia presa in prestito in biblioteca... quindi intorno agli anni '80.
Ricordavo poco della storia, solo alcuni dettagli sparsi... 42 incluso.
Per la rilettura ho deciso di passare direttamente alla versione audio, letta da Stephen Fry e, se non fosse bastata la storia, la sua interpretazione avrebbe regalato comunque 5 stelle al volume.
Senza che molti se ne rendano conto, i personaggi e le situazioni della Guida Galattica fanno parte della nostra vita di lettori di fantascienza e non solo.
Consigliarne la lettura è d'obbligo... ma non è assicurato il gradimento.
Adams e la sua trilogia in cinque volumi piace o si odia... non ci sono mezze misure.. -
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Quindi io non posso esistere? . -
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